Questa è una storia vera accaduta tra gli autori. Joe Amoruso e Sandra Sandy Re, lui di Napoli e lei di Reggio Emilia. Si conoscono da oltre vent'anni e dal primo giorno sono legati da una forte empatia. Lui è un musicista e, durante un'esibizione pianistica, viene colto da un malore che lo porta all'immobilità e all'afasia. Da quel momento, Joe può solo comunicare con piccoli cenni della testa.
Durante il lungo ricovero presso il centro di Montecatone, questi esprime un desiderio a Sandra: “Voglio scrivere un libro assieme a te di tutto ciò che abbiamo vissuto insieme e devi specificare che questa è una storia vera accaduta tra di noi”. La reciproca intuizione che li unisce li facilita nel dare inizio a questo sogno proprio tra le mura dell’ospedale di Montecatone. Sandra porterà a compimento il desiderio di Joe, ma quest'ultimo, purtroppo, ne vedrà solo l'inizio. Il racconto contiene dialoghi, promesse, stati d'animo, la grande umanità di Anna, la mamma di Joe, che alloggiava proprio da noi, nella Casa d’Accoglienza Anna Guglielmi (infatti, Sandra ha dedicato un capitolo del libro
proprio alla grande solidarietà che si vive dentro la casa). Il destino ha voluto unire Sandra e Joe anche fra le pagine di questo libro che, per chi lo desidera, è disponibile all'acquisto su Amazon, Mondadori Store, Ibs, Hoepli, oppure , mediante prenotazione, nelle librerie tradizionali della propria città.
Rimanete sintonizzati perché, prossimamente, il nostro blog sarà arricchito proprio da letture ed approfondimenti riguardanti questa grande, commovente ed emozionante storia vera.
Buongiorno sono Sandra, quando ho visto il vostro post dedicato a ciò che abbiamo creato Joe ed io, mi è tornato alla mente il momento in cui lui mi chiese di poter realizzare insieme questo libro. Era un pomeriggio d'estate, al crepuscolo, proprio nella camera dell'ospedale di Montecatone e ricordo che il giorno successivo abbiamo dato inizio ai nostri pensieri, grazie, anche alla tranquillità che si viveva e si vive immersi nel vostro parco dove ha sede la Casa "Anna Guglielmi". Non vi descrivo la grande emozione che sto provando ora anche mentre vi rispondo, perchè persone sensibili come voi, la possono già immaginare. Sento dentro me una elevata gratitudine verso questi semplici ma grandi pensieri. Sono più che sicura…