Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi è un documentario originale Netflix, incentrato, come da titolo, sulle origini di sport paralimpico e sui giochi dedicati. Attraverso la storia e il racconto delle vite di nove atleti - tra cui l'italianissima Bebe Vio - e del loro percorso sportivo e competitivo, il docu-film riflette sull'importanza delle Paralimpiadi e su come queste trasformino, a livello globale, la nostra idea di disabilità, diversità ed eccellenza.
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I nostri servizio civilisti l'hanno visto insieme agli ospiti della struttura e vogliono riportarvi le loro personali impressioni e reazioni.
"E' stato un documentario estremamente toccante ed emozionante. Offre tantissimi spunti di riflessione e porta a delle considerazioni importanti rispetto alla vita e all'importanza di non perdere mai il coraggio, anche di fronte alle situazioni più dolorose. Le testimonianze e le storie dei protagonisti sono un esempio di forza e di perseveranza che ognuno di noi dovrebbe portare con sé come promemoria nei momenti più difficili che siamo chiamati ad affrontare."
Sara Patuelli SCU
"Alle Olimpiadi, gli atleti diventano degli eroi, alle paralimpiadi ci arrivano solo gli eroi.
Questo è il grande messaggio che questo documentario vuole mostrare. Tutto ciò avviene attraverso la rappresentazione di momenti difficili, altri di gioia, altri ancora assolutamente commoventi. Per me questo è un documentario da vedere e che può solo insegnare ed ispirare lo spettatore."
Lorenzo Dalmonte SCU
"Questo documentario ha un significato morale molto alto, perché spiega come una persona diversamente abile possa, in realtà, avere capacità uguali se non superiori ad una normodotata. Toccante e stimolante conoscere le differenti storie di ciascuno degli intervistati."
Mirco Bertozzi SCR
"Non sono una grande fan dei documentari, non apprezzo la modalità con cui vengono narrate le vicende, in maniera fredda e distaccata, ma rising phoenix mi ha piacevolmente sorpresa.
L'enfasi dei protagonisti nel raccontarsi, la musica, le immagini e i video, che mostrano il percorso che ha portato alle paralimpiadi come le conosciamo noi oggi, mi hanno incantata ed emozionata.
Bebe Vio è una bomba di vita e questo mi colpisce moltissimo, saper affrontare le difficoltà con il sorriso è qualcosa di meraviglioso e non da tutti.
Un grande uomo lascia sempre qualcosa di se nella vita delle altre persone, e vedere la riconoscenza, l’ammirazione che le persone nutrano per Ludwig Guttmann mi ha scossa."
Martina Petrilli SCR
